Translation Romani ha deciso di mantenere l'uso del termine Romani per tutte le versioni linguistiche di questa website, includendo e riferendosi sia alla lingua sia alle popolazioni di tutte le diverse comunità etniche del mondo come per esempio le comunità Roma, Sinti, Manuš, Calé, Romanichal, Kalé, e tante altre. Per ulteriori spiegazioni leggere per favore gli importanti commenti esplicativi dei nostri traduttori e le traduzioni attualmente in uso ai diversi livelli locali, nazionali e regionali.
Chiudi questa finestra.Il profilo di un interprete professionista richiede molte abilità ed attitudini. Come i traduttori ed i terminologi, gli interpreti rispondono ad una vasta gamma di necessità in un’ampia varietà di situazioni. Dal punto di vista storico, l’interpretariato è stato esercitato negli affari e nel commercio, nella diplomazia, in situazioni militari, nei tribunali, nei mezzi di comunicazione, nel governo, nei servizi di immigrazione, nelle organizzazioni internazionali, e nelle istituzioni educative e sanitarie. L’interpretariato (“traduzione orale”) esiste sia per la lingua parlata sia per quella dei segni. Generalmente è praticato in modo consecutivo (dopo che la frase nella lingua di partenza è stata pronunciata) o in modo simultaneo (allo stesso tempo in cui la frase nella lingua di partenza viene pronunciata). Un’altra pratica, l’"interpretariato a vista", consiste nel tradurre oralmente un testo nell’atto della lettura. L’“interpretazione sussurrata” indica il tipo di interpretariato in cui l’interprete traduce a bassa voce, vicino ad una o due persone.
L’interpretazione è un’attività comunicativa molto complessa. Essa richiede eccellenti capacità di elaborazione cognitive e dell’informazione, memoria, e straordinarie abilità sia nella lingua di partenza sia in quella di arrivo. Gli interpreti hanno spesso una sola opportunità di sentire un enunciato in una lingua ed immediatamente, o simultaneamente, riprodurlo in un’altra lingua. Di uguale importanza è l’abilità dell’interprete di capire il linguaggio non verbale ed il comportamento tipico di una cultura, così che la comunicazione possa avere pieno successo. L’interprete può essere considerato un mediatore, nel senso che “interviene” nell’interazione con il solo fine di permettere la comunicazione e la comprensione tra le parti. Allo stesso tempo, gli interpreti sono coscienti di rappresentare gli altri, ossia gli individui e/o le istituzioni per cui essi lavorano. L’interpretariato richiede generalmente la capacità di prendere appunti in modo eccellente e l’ottima conoscenza della terminologia specializzata, così come sensibilità per gli aspetti culturali ed una forte etica professionale.
L’istruzione a livello formale ed i corsi di formazione professionale esistono principalmente per l’interpretariato di conferenza. C’è tuttora una scarsità di corsi di formazione e di materiale pedagogico per quanto riguarda l’interpretariato di comunità. Le prime scuole per interpreti sono nate in Europa durante la prima metà del ventesimo secolo, a Mannheim, Heidelberg, Ginevra e Vienna, e preparavano gli interpreti per il Processo di Norimberga (1945-1946) e, successivamente, per le Nazioni Unite. I codici etici e gli standard professionali sono stati stabiliti, particolarmente dalla International Association of Conference Interpreters (AIIC). Esami e certificati esistono in alcuni paesi ed organizzazioni, specialmente per l’interpretariato medico e legale. Gli interpreti possono lavorare come dipendenti, ma più spesso essi offrono servizi come consulenti liberi professionisti.
Bibliografia:
Angelelli, Claudia (2004), Medical Interpreting and cross-cultural communication, Cambridge: Cambridge University Press.
European Commission, Directorate-General Interpretation, "What is conference interpreting?". Available online in English, Portuguese, French, Spanish, German, Hungarian, Italian, Czech and other languages. See also "Interpreting for Europe...into English" on YouTube.
Gaiba, Francesca (1998), The Origins of Simultaneous Interpretation: The Nuremberg Trial, Ottawa: University of Ottawa Press.
Hale, Sandra Beatriz (2007), Community Interpreting, Hampshire / New York: Palgrave Macmillan.
Pöchhacker, Franz (2004), Introducing Interpreting Studies, London / New York: Routledge.
Russel, Debra and Sandra Hale (eds), Interpreting in Legal Settings, Studies in Interpretation Series, Washington D.C.: Gallaudet University Press, 2008.
Bokhalo(i) sim (Kalderash)
Bokhalo(i) sem (Gurbeti)
Bokhalo(i,e) sim! (Lovari)
Bokhalo(i) sijum/sem (Xoraxane)